di Gemma Neri
I miei genitori sono grandi appassionati di viaggi ed ogni estate organizzano per tutta la famiglia un itinerario alla scoperta di nuovi luoghi. Quest’estate la nostra destinazione è stata New York, “la Grande Mela”.
Visitare New York è sempre stato uno dei miei sogni fin da quando ero piccola. Prima di partire, ero molto in ansia per il lungo viaggio in aereo che avrei dovuto affrontare: l’idea di volare sopra l’oceano per circa sette ore mi spaventava, ma poi il tempo è letteralmente volato grazie a tre bellissimi film che ho guardato sullo schermo dell’aereo.
Siamo arrivati a New York al tramonto ed abbiamo preso un taxi per andare all’albergo. All’inizio ero un po ' delusa perché il paesaggio non era niente di speciale, ma poi ho visto i grattacieli: sembravano dei giganti ricoperti di piccole luci e mi sono emozionata.
Arrivati all’hotel, sono rimasta stupita dalla grandezza della nostra camera: ho cominciato a capire che a New York è davvero tutto più grande e, guardando dalle finestre, mi sentivo piccolissima fra i grattacieli.
Il giorno successivo, da veri americani, abbiamo fatto colazione da Starbucks e poi siamo andati al Central Park, un immenso parco verde nel cuore di Manhattan. Il parco è davvero bello e pulito e già di prima mattinata è frequentato da molta gente: ciclisti, corridori , persone che leggono sdraiate sui prati e gruppi di artisti di strada che cantano, suonano e ballano.
La cosa che mi è piaciuta di più sono gli innumerevoli scoiattoli che corrono liberi per il parco e si fanno avvicinare dalla gente.
Usciti da Central Park, abbiamo iniziato la nostra passeggiata alla ricerca dei grattacieli più famosi di New York, fra questi l’Empire State Building e il Rockefeller Center: qui c’è una piazza circondata da centinaia di bandiere che d’inverno diventa la grande pista di pattinaggio sul ghiaccio spesso presente nei film.
Dopo un pranzo piuttosto veloce, abbiamo dedicato il pomeriggio alla visita del Moma (Museum of Modern Art), il famoso museo di arte moderna. Qui mi ha molto emozionato vedere dal vivo opere famosissime che già conoscevo come “La danza” di Henri Matisse o “Gli amanti” di René Magritte. Ho visto anche opere che ho trovato un po' bizzarre, come quella consistente in centinaia di falci conficcate sul pavimento e sulle parete di un angolo della stanza. Dopo il Moma, ci siamo riposati nell’hotel per poi affrontare la nostra prima sera a Times Square. Questa piazza per me è stata come una girandola di luci, colori e suoni, un’esperienza di divertimento assoluto.
Ho visto ballerini di break-dance, acrobati, musicisti, tipi strani con pappagalli sulla spalla e tantissima gente sotto i grandi pannelli video che circondavano la piazza: sembrava di essere nel paese dei balocchi.
La mattina successiva abbiamo visitato il Guggenheim Museum, che ha la forma di una gigantesca scala a chiocciola, tutta bianca, con bellissime opere d’arte lungo le pareti. Poi abbiamo pranzato al Chelsea Market, un’enorme mercato al coperto dove è possibile mangiare cibo di ogni tipo: la cosa sorprendente è che questo luogo in passato è stato la fabbrica degli Oreo, i miei biscotti preferiti! Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata sulla Highline, la vecchia linea ferroviaria delle fabbriche che ora è una strada pedonale sopraelevata: è stato un po' come volare fra i grattacieli! Nel pomeriggio siamo andati ad Harlem per assistere ad uno spettacolo di musica gospel all’interno di una chiesa. I cantanti erano bravissimi, tutti di colore, con delle voci bellissime e ci coinvolgevano a seguire il ritmo della musica battendo le mani; anche se non conoscevo le canzoni, riuscivo a capire che parlavano di libertà e amore. E’ stato uno dei momenti più emozionanti della vacanza.
La mattina successiva ci siamo svegliati presto per andare a prendere il battello per Ellis Island. Una volta sul battello, allontanandoci dai grattacieli, ho visto per la prima volta la Statua della Libertà: è stato meraviglioso! Quando siamo passati vicini, abbiamo scattato tantissime foto a questa statua che è il simbolo dell’America per chi arriva dal mare.
Al ritorno siamo passati per Wall Street e per Oculus, una stazione ferroviaria fatta a forma di ali di uccello. Da lì abbiamo proseguito fino a Ground Zero, dove prima c’erano le famose Torri Gemelle.
Ora ci sono due grandi vasche circondate da pannelli di pietra color nero su cui sono incisi i nomi delle vittime dell’attentato dell’11 settembre 2001. Il rumore dell’acqua che scorre lungo le pareti delle vasche copre i rumori della città, dando un pò di pace ad un luogo tanto triste. Per me è stato il momento più commovente della vacanza.
Vicino a Ground Zero, c’è il World Trade Center, dove abbiamo preso un ascensore velocissimo che ci ha portato in cima al grattacielo da cui c’è una vista mozzafiato su Manhattan.
Nel pomeriggio abbiamo visitato la coloratissima Chinatown, dove fumi e odori stordiscono i sensi. Attraversata Chinatown si entra nella nostra Little Italy, piena di ristoranti con nomi italianissimi come “Babbo” e “Mamma mia” anche se poi i menù, pieni di errori ortografici, dimostravano che non erano gestiti da italiani.
La mattina dell’ultimo giorno abbiamo passeggiato sul famosissimo ponte di Brooklyn ed abbiamo scattato delle bellissime foto con i grattacieli sullo sfondo. Abbiamo concluso il nostro viaggio a New York facendo shopping.
Nel pomeriggio abbiamo preso l’aereo che ci ha portati in Italia. Il nostro viaggio a New York è stato fantastico perché ci ha permesso di scoprire luoghi bellissimi capaci di trasmettere profonde emozioni. Penso che ne conserverò per sempre un prezioso ricordo.
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